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FIL: Funzionamento Intellettivo Limite

Chi sono gli alunni con Funzionamento Intellettivo Limite?


Gli alunni con FIL sono quelli che presentano un risultato al test di intelligenza tale da collocare il loro quoziente intellettivo (QI) tra il valore 70 e il valore 84.


70, ovvero il limite inferiore oltre al quale si potrebbe parlare di ritardo mentale lieve.

84, ovvero il limite superiore oltre al quale si potrebbe parlare di funzionamento intellettivo adeguato.


Gli alunni con FIL quindi, si trovano in un "limbo", il loro funzionamento intellettivo non può essere considerato né adeguato né deficitario.


Va detto che circa il 14% della popolazione scolastica ottiene un punteggio ai test di intelligenza che si colloca tra 70 e 84. Questo significa che l'incidenza di questa "condizione" dovrebbe riguardare 1 alunno su 7. Inoltre, questi alunni rientrano nella categoria dei BES (Bisogni Educati Speciali).


Si parla di condizione o di "condizione di svantaggio" perchè in letteratura il FIL non è considerato come un vero e proprio disturbo al pari del DSA o dell'ADHD. A tale condizione va quindi dedicata una speciale attenzione - con l'applicazione di particolari strategie ed appropriati strumenti di potenziamento e abilitazione - al fine di superare lo svantaggio che la caratterizza.


Oltre al funzionamento intellettivo al limite, il profilo dell'alunno può essere generalmente associato a bassi livelli di autostima, scarso senso di autoefficacia e scarsa motivazione all'apprendimento, e questi elementi possono dar vita ad altre problematiche sia legate a difficoltà nell'apprendimento, sia legate a problemi di comportamento.


Quali possono essere le caratteristiche tipiche? Cosa può notare un genitore?
  • Comprensione lenta ed esecuzione lenta di ogni compito assegnato al bambino

  • Difficoltà nella comprensione dei concetti astratti

  • Difficoltà nella generalizzazione e quindi nel trasferimento di un apprendimento ad un altro contesto

  • Livello di autostima basso e scarsa motivazione rispetto alla scuola o rispetto ad alcune materie

  • Difficoltà a pianificare e ad organizzare le proprie attività specialmente se si tratta di compiti con scadenze a lungo termine

  • Se le consegne sono fornite attraverso esempi concreti, la realizzazione del compito da parte del bambino è tendenzialmente migliore

  • Difficoltà del bambino a comprendere i rapporti di causa ed effetto

  • Difficoltà del bambino ad integrare informazioni nuove con informazioni già possedute


Cosa può notare un insegnante?
  • Il bambino ha bisogno di tempi più lunghi rispetto al resto della classe per comprendere e svolgere un compito

  • Il bambino ha bisogno di aiuto per organizzare e pianificare i compiti e lo studio

  • Il bambino ha bisogno di spiegazioni e istruzioni più dettagliate e il più possibili concrete e non astratte

  • Il bambino ha bisogno di schemi, riassunti, mappe o istruzioni scritte per comprendere e svolgere un compito

  • Il bambino ha bisogno di esempi pratici e di concretezza per creare legami tra concetti

  • La comprensione del bambino è tendenzialmente migliore in compiti pratici e quando la consegna è esplicitata da un esempio concreto


 
 
 

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